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Come trattare la cellulite in modo efficace

La cellulite ha un nome medico molto più complesso, si chiama PANNICULOPATIA EDEMATO- FIBRO-SCLEROTICA (PEFS). Vediamo insieme di capire di cosa si tratta.

Panniculopatia: perché c’è un’infiammazione del tessuto adiposo

Edemato: perché è caratterizzata da un edema, cioè un accumulo di liquidi nei tessuti

Fibro-scelrotica: perché con il tempo peggiora fino a formare noduli dolorosi al tatto (maggior produzione di tessuto connettivo-fibroso) con compromissione del microcircolo.

La cellulite non è solo un fattore estetico, ma una vera e propria patologia del microcircolo e colpisce le donne indipendentemente dal fatto di essere magre o grasse. Peggiora nel tempo se non si prendono dei provvedimenti, possiamo riconoscere ben 4 stadi di questo problema.

Gli stadi della cellulite

  1. Edematoso: c’è ristagno di liquidi, con pesantezza e gonfiore alla gambe
  2. Circolatorio: l’edema e l’infiammazione rallentano il microcircolo
  3. Fibroso: formazione di noduli fibrosi, pelle con aspetto “a buccia d’arancia”, con progressiva perdita di eleasticità della pelle.
  4. Sclerotico: la pelle viene detta “a materasso”, perché ci sono vistosi avvallamenti e dolore al tatto.

Le cause della cellulite

Cause primarie

  1. Il fatto di essere Donna! Ebbene sì, la cellulite è tutta femminile e dipende dagli ormoni femminili, estrogeni (favoriscono l’accumulo di liquidi) e progestinici (favoriscono l’accumulo di grasso)
  2. La componente ereditaria è importante, diciamo quindi che la Cellulite in parte si eredita! O per lo meno si eredita la predisposizione ad averla.

Sulle cause primarie non possiamo agire.

Cause secondarie

  1. Eccesso di ormoni femminili, per esempio con l’utilizzo della pillola anticoncezionale o altre terapie ormonali
  2. Gravidanza e allattamento
  3. Eccesso di insulina
  4. Disfunzioni della tiroide

Le cause secondarie possono aggravare le cause primarie.

Cause terziarie dette anche aggravanti

  1. Alimentazione scorretta
  2. Cattiva digestione
  3. Stitichezza
  4. Scarsa attività fisica
  5. Postura scorretta con bacino in retroversione
  6. Stress
  7. Insonnia
  8. Vita sregolata
  9. Abbigliamento troppo stretto e costrittivo o busti ortopedici
  10. Tacchi alti tutto il giorno e/o calzature strette

Sulle cause terziarie possiamo lavorare tantissimo!

Le 5 regole d’oro per prevenire e combattere la cellulite

  1. Una sana alimentazione
  2. Movimento fisico regolare
  3. Fitoterapia per uso interno, per drenare, depurare l’organismo e regolarizzare l’intestino
  4. Prodotti cosmetici con ingredienti attivi e di origine vegetale, bio disponibili ed efficaci. Da usare con regolarità.
  5. Il massaggio e l’automassaggio

Partiamo dall’alimentazione, ecco alcuni consigli per prevenire la cellulite, per aiutare a ridurre gonfiori e migliorare il microcircolo.

Indipendentemente dal vostro peso, se soffrite di cellulite bisogna scegliere i cibi giusti che favoriscono la diuresi, che abbiano proprietà antinfiammatorie, a basso impatto glicemico e che aiutino a tenere a bada la voglia di dolci o di cibo spazzatura. Non sempre è necessaria una dieta ipocalorica e restrittiva, l’importante è seguire queste 3 indicazioni:

  1. Alimenti antinfiammatori: perché la cellulite è un’infiammazione del tessuto sottocutaneo, che porta a edemi, problemi del microcircolo, fino alla sclerotizzazione del tessuto stesso. (fonte:Società Italiana di Medicina Estetica). Per ridurre lo stato infiammatorio dei tessuti è importantissimo seguire una dieta alcalina, ricca di verdura, legumi e fibre e povera di carboidrati, carne, formaggi grassi
  2. Alimenti con basso indice glicemico: perché gli zuccheri aumentano l’acidosi e l’infiammazione dei tessuti
  3. Alimenti che hanno prorietà diuretiche e disintossicanti: perché favoriscono la diuresi e riducono edemi e tossine dall’organismo

Cibi che migliorano la cellulite e il benessere dell’organismo

  • Germogli di porro, cavolo rosso, alfa-alfa dall’azione diuretica e remineralizzante
  • Asparagi dall’azione depurativa, diuretica
  •  Olio lino, borragine, canapa, frutta secca (noci, mandorle), semi oleosi (girasole, sesamo, zucca) ricchi di Omega 3-6 dalle proprietà antinfiammatorie.
  • Proteine vegetali come fagioli, lenticchie, ceci, ricchi di fibre e sali minerali
  • Fibre vegetali: verdura fresca come cetriolo, lattuga, spinaci, dall’azione detox e ricchi di Sali minerali, sedano, diuretico ricco di potassio e vitamina C, carote, ricche di antiossidanti e alcalinizzanti, pomodori ricchi di antiossidanti, finocchi diuretici e ricchi di fibre per l’intestino.
  • Frutta: Mirtilli, antiossidanti e vaso protettori, Ananas e Papaya, dalle proprietà drenanti, digestive e antinfiammatorie
  • Spezie, da usare al posto del sale, come curry, curcuma (antinfiammatoria), zenzero (detox)
  • Alghe, come, Spirulina, Clorella, Fucus, Wakame, Klamath ricche di clorofilla, antiossidanti, sali minerali, diuretiche, detox, favoriscono l’accelerazione del metabolismo. Non adatte a chi soffre di iper tiroidismo o assume farmaci per la tiroide.
  • Tisane per bere di più e drenare i liquidi, a base di piante come: TARASSACO, linfa di betulla, asparago, gramigna, ciliegio peduncoli, EQUISETO, gramigna, mais, ORTICA, pilosella, verga d’oro, scorze di limone.

Cibi che peggiorano la cellulite

  • Sale: responsabile di ritenzione idrica
  • Cibi ricchi di sale e/o conservanti come: salumi, carne, formaggi grassi e stagionati, favoriscono il ristagno dei liquidi;
  • Cibi fritti, pieni di grassi saturi
  • Dolci, dolciumi e zucchero raffinato, dall’azione infiammatoria e ipercalorica
  • Caffè, bibite zuccherate, energetiche o alcoliche, a cui preferire tisane e tè verde
  • Burro, troppo grasso e ricco di grassi saturi, a cui preferire l’olio di oliva, ricco di vitamina E e antiossidanti

Una sana alimentazione è la base per la salute e la bellezza del corpo, mente e spirito!

La FITOTERAPIA per trattare la cellulite

Piante ad effetto Drenante

  • Tarassaco: depurativo del fegato, drenante
  • Equiseto: drenante, diuretico, rimineralizzante
  • Linfa di Betulla: agisce sul sistema linfatico, drenante, detossinante

Piante che aumentano il metabolismo, hanno azione snellente e depurativa

  • Fucus: acceleratore del metabolismo, agisce sui grassi, snellente
  • Pilosella: drenante, diuretica, ideale per il trattamento del sovrappeso
  • Limone: drenante, snello-riducente, depurativo
  • Ginepro: acceleratore del metabolismo, snellente

Piante depurative

  • Tarassaco: depurativo del fegato, drenante
  • Carciofo: depurativo del fegato, aiuta a ridurre il colesterolo, aumenta la diuresi, tonifica la pelle devitalizzata e foruncolosa
  • Bardana: depurativa della pelle, aiuta ad eliminare le tossine, utile per acne e seborrea e per cuoio capelluto grasso
  • Boldo: depurativo del fegato, diuretico, antiossidante
  • Cardo mariano: depurativo del fegato, indicato per allergie della pelle, antiossidante
  • Rosmarino: aiuta a regolarizzare le funzioni della cistifellea, tonico , stimolante, aiuta a contrastare la senescenza

Piante che aiutano il microcircolo

  • Mirtillo : vasoprotettore, antiossidante, migliora il microcircolo
  • Castagno: drenante linfatico, migliora il microcircolo, riduce gli edemi nelle gambe
  • Ippocastano: migliora la funzione circolatoria, ottimo per varici, stasi venose, attività antinfiammatoria

Possiamo fare delle tisane con queste piante o compresse di estratti secchi oppure possiamo utilizzarle in tintura madre e gemmoderivato in gocce, da diluire in acqua e bere nell’arco della giornata.

La Fitoterapia è molto efficace, soprattutto come prevenzione e all’inzio del problema. Si consiglia di fare dei cicli di trattamento di almeno 3-4 settimane 1-2 volte l’anno, in modo che l’organismo si depuri, dreni e migliori il microcircolo.

Le stesse piante posso essere utilizzate anche in cosmesi, all’interno di preparati per combattere la ritenzione idrica, le adoposità localizzate e la pelle a buccia d’arancia.

I prodotti cosmetici contro la cellulite

I cosmetici sono un utile alleato nel trattamento della cellulite. C’è la falsa credenza che i cosmetici non siano utili per questa problematica: talvolta ciò è vero perché sul mercato ci sono formulazioni cosmetiche a bassa quantità di principi attivi che, di conseguenza, non danno risultati anche se hanno un marketing molto accattivante. Ciò ha contribuito a far perdere fiducia in senso generalizzato sull’efficacia di creme e sieri per la cellulite.

In realtà alcuni cosmetici risultano molto efficaci nel drenare e nello stimolare il microcircolo, a patto che contengono una sufficiente quantità di principi attivi!

Come capire se un certo prodotto ha abbastanza principi attivi per essere efficace? Un prima indicazione è il prezzo: un prodotto molto economico difficilmente potrà contenerne a sufficienza. Il problema è che ci sono prodotti anche molto costosi che però sono molto marketing e poca sostanza.
Quindi come capire in modo inequivocabile la loro efficacia? Sapendo leggere la lista degli ingredienti (INCI) nell’etichetta cosmetica è possibile capire quali e quanti principi attivi ci sono. Questo vi permette di scegliere consapevolmente senza essere ingannati da un marketing aggressivo.

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I 4 step per il trattamento della Cellulite e adiposità localizzate

  1. Per prima cosa si fa uno scrub su tutto il corpo, per eliminare le cellule morte e rendere la pelle più recettiva ai trattamenti successivi. L’ideale è usare scrub con sali marini o dell’Himalayada massaggiare anche sotto la doccia o se siete in istituto, potete farvi fare un impacco da tenere in posa per 15-20 minuti e poi da risciacquare sotto la doccia o in vasca. 
    Prepara la pelle a ricevere i trattamenti successivi.
  2. impacco con Fanghi ricchi di argilla, alghe e oli essenziali puri
    oppure con i Sali marini sciolti in acqua. Si possono utilizzare garze per fare un bendaggio oppure collanti di cotone imbevuti della soluzione. L’impacco viene tenuto in posa 20-30 minuti e poi si sciacqua.
  3. Siero Urto da applicare sulla pelle pulita e asciutta ricco di estratti di Fucus, Limone, Betulla, Equiseo e NMF vegetale per idratare la pelle, da picchiettare sulle zone interessate fino ad assorbimento. 
  4. Applicare infine sulle zone interessate unacrema per cellulite e gambe gonfie specifica con edera, arnica, betulla, arancio amaro, le alghe sono molto utili per il metabolismo locale, ma se ci sono problemi di tiroide è meglio optare per prodotti che non ne contengono, ma che sono ricchi di oli essenziali drenanti come il limone o il finocchio.

I trattamenti che si possono fare dall’estetista

Dopo aver preso in considerazione l’alimentazione, la fitoterapia e la cosmesi, vediamo come la cellulite può essere trattatata nel centro estetico.

  1. Il principe di tutti i trattamenti è sicuramente il massaggio, drenante, tonificante, snellente , con creme e oli ricchi di principi attivi specifici per il microcircolo e il drenaggio. Il massaggio non solo è un valido aiuto nel combattere la cellulite, ma è anche un alleato contro lo stress, che spesso si accompagna alle donne che soffrono di cellulite e ritenzione idrica.
    Al massaggio si possono abbinare impacchi con fanghi alle alghe e argille, scrub con sale marino drenante, il lettino termale, tutti sistemi ottimi che lavorano in sinergia dando risultati più immediati e duraturi. Anche bagni con sale marino, per esempio quello del Mar Morto, sono un aiuto per contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore agli arti inferiori.
  2. Il linfodrenaggio manuale, aiuta a drenare e agevola lo scorrimento della linfa, portando via le scorie dell’organismo, è molto utile anche in caso di edema. E’ importante che venga fatto da operatori esperti per avere dei risultati eccellenti anche per gambe gonfie e cellulite avanzata. E’ una tecnica non facile da eseguire, l’operatore deve conoscere perfettamente il circolo linfatico e le zone da trattare, solo così il drenaggio dei liquidi interstiziali e della linfa potrà essere favorito dai giusti movimenti.
  3. La pressoterapia, è indicata per il trattamento degli arti inferiori con ritenzione idrica, edema, problemi del microcircolo. La pressoterapia è comparsa nel mondo estetico circa 15 anni fa e si usa ancora, in quanto dona velocemente benessere alle gambe, dà buoni risultati e può abbinarsi a trattamenti cosmetici come impacchi, sieri e gel per potenziarne l’efficacia
  4. L’elettrostimolazione può essere d’aiuto per la perdita di tono muscolare, ma sono la dieta e l’attività fisica che migliorano lo stato generale dei muscoli e della massa magra.
  5. La radiofrequenza esteticausa un generatore di onde elettromagnetiche, che, per mezzo di un manipolo, viene passato sulle zone interessate cosparse precedentemente con un gel specifico. Le onde producono degli effetti elettrotermici, aiutano l’eliminazione di accumuli adiposi e il ristagno di liquidi. Il trattamento aiuterebbe anche a stimolare la produzione di collagene e fibroblasti e riattiva il microcircolo, favorendo l’eliminazione di tossine. Tutto ciò determina un’azione anti-aging, un rimodellamento cutaneo e un effetto lipolitico. Ha però delle controindicazioni: da non fare in caso di donne in gravidanza, su coloro che portano un pace-maker, su pazienti che soffrono di aritmie cardiache e di epilessia. Inoltre deve essere evitato se si assumono farmaci anticoagulanti o se si hanno delle infezioni della pelle.
  6. La cavitazione consiste nell’utilizzo di un’apparecchiatura che emana ultrasuoni, i quali agiscono a livello del tessuto adiposo, rompendo i setti fibrosi, dove sono trattenute le cellule del grasso, portando all’eliminazione del grasso dall’organismo. Bisogna distinguere però la cavitazione che può fare l’estetista (cavitazione estetica) da quella medica (cavitazione medica). La differenza sta nella frequenza degli ultrasuoni: l’estetista può usare solamente macchinari per cavitazione che producano ultrasuoni tra 800KHz e 3500KHz (o equivalentemente 0,8 MHz e 3,5 MHz), meno potenti ma anche meno pericolosi; i medici estetici possono invece usare ultrasuoni a frequenze tra i 40KHz e i 100KHz che penetrano molto più in profondità ma possono avere effetti collaterali importanti se non usati con le dovute cautele, tra cui le scottature provocate dal calore che si produce in seguito al fatto che gli ultrasuoni cedono energia alle molecole dei tessuti; ed eventuali danni agli organi, infatti gli ultrasuoni, penetrano nel corpo in modo non selettivo e possono avere degli effetti sugli organi, con possibili perforazioni dell’intestino o lesioni a carico dell’utero o dei reni. Va comunque sempre evitata in caso di gravidanza e per persone affette da gravi malattie, malattie autoimmuni, in particolare del tessuto connettivo. Solitamente viene suggerito di bere molta acqua dopo il trattamento e di farsi fare un massaggio drenante manuale.

Importante è comprendere il rischio-beneficio di ogni cosa che facciamo, cercando di fidarci di persone veramente esperte e con il titolo giusto per poterle fare. Attenzione a chi promette miracoli, che possono costare anche molto cari, non solo in termini di denaro.

L’ automassaggio per trattarsi la cellulite a casa

L’automassaggio è molto importante nel trattamento quotidiano della cellulite, è sufficiente scegliere una buona crema o olio specifico per contrastare cellulite e ritenzione idrica e la costanza di farlo ogni giorno, per 10-15 minuti!

Un’ottima preparazione della pelle permette risultati più rapidi, così suggerisco di fare una doccia con uno scub corpo al sale, per eliminare le cellule morte e permettere alla pelle di essere più ricettiva ai trattamenti successivi.

Sotto la doccia inoltre è possibile alternare getti di acqua calda a getti di acqua fredda per migliorare e stimolare il microcircolo e sgonfiare le gambe. L’ultimo getto deve essere sempre di acqua fredda.

A questo punto prendetevi una pausa bellezza per voi e con un olio o una crema a base, per esempio, di alghe, edera, arnica, salvia o ippocastano cominciate a prendere contatto con il vostro corpo e spalmate il prodotto partendo sempre dai piedi verso l’inguine, quindi verso l’alto.

Il primo movimento lo chiameremo a “bracciale”, mettete una mano davanti alla caviglia e l’altra dietro, in modo da abbracciare la gamba, congiungendo i due pollici e i due mignoli e risalite dalla caviglia fino alla coscia. Questo massaggio va ripetuto più volte, con pressione sentita.

L’impastamento nel massaggio assomiglia proprio all’impastamento di quando si fa il pane, serve per aumentare l’ossigenazione dei tessuti, migliora il microcircolo, aiuta a drenare i liquidi. Questa manualità si effettua soprattutto per polpacci, cosce, glutei e fianchi.

Le nocche delle mani posso diventare validi alleati per un massaggio più profondo dei glutei, in senso rotatorio e dal basso verso l’alto.

Infine possiamo ripetere la manovra iniziale salendo internamente dalle caviglie all’inguine e scendendo esternamente lungo i fianchi, gambe fino al malleolo. Questo porta molta energia alle gambe e aiuta a togliere la stanchezza.

Per finire un massaggio ai piedi, impastandoli dalle dita al tallone e facendo movimenti di scollamento, aiuta a sentire le gambe più leggere.

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