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Peeling con gli acidi della frutta

Sai cosa sono gli acidi della frutta?

Il nome di questi particolari tipi di acidi deriva dal fatto che sono presenti in grandi quantità all’interno della frutta: l’acido malico proviene dalle mele, l’acido citrico dagli agrumi, l’acido tartarico dall’uva, l’acido glicolico dalla canna da zucchero, l’acido mandelico dalle mandorle etc.

Gli acidi della frutta si dividono in due categorie, gli alfa- e i beta-idrossiacidi (solitamente più “aggressivi” di un alfa-idrossiacido) e sono molto utilizzati per le loro proprietà esfolianti, stimolano il rinnovamento dell’epidermide (turnover cellulare), hanno proprietà antiossidanti stimolano la produzione di collagene nel derma.

Gli acidi della frutta, sciolgono i legami che uniscono le cellule morte a quelle vive, facilitandone l’allontanamento. Grazie alle loro piccole dimensioni riescono a penetrare in profondità, dove favoriscono la riparazione delle fibre di collagene ed elastina.

Conosciamo gli acidi della frutta

Acido malico: è un alfa-idrossiacido ederiva dalle mele, ha proprietà illuminanti e idratanti per la pelle, molto utile in creme anti-age, ha azione esfoliante delicata e migliora il rinnovamento cellulare. Nei prodotti per capelli aiuta a combattere la forfora, dona lucentezza al capello e combatte la caduta dei capelli.

Acido citrico: è un alfa-idrossiacido e deriva dagli agrumi, è molto usato in cosmesi come regolatore del pH, lo troviamo spesso negli shampoo e nei balsami per rendere più acido il prodotto in modo da chiudere le squame del capello e renderlo più lucido. Utile anche in caso di forfora, in quanto promuove l’esfoliazione e ha proprietà antibatteriche.

Acido tartarico: è un alfa-idrossiacido e proviene dall’uva, ha azione esfoliante, cheratolitica, schiarente e illuminante, quindi molto utile in creme e sieri anti-macchia, viene utilizzato anche per lo svuotamento di cisti e microcisti nelle pelli acneiche. Si utilizza normalmente nella concentrazione del 1-10%.

Acido glicolico: deriva dalla canna da zucchero, è un alfa- idrossiacido di piccole dimensioni, passa facilmente lo strato corneo e può irritare maggiormente la pelle. Nella concentrazione inferiore al 10% ha funzione idratante, mentre nella concentrazione maggiore del 15% ha azione esfoliante.

Viene usato come cheratolitico forte per acne, macchie, rughe, smagliature.

Avvertenze: è Fotosensibilizzante, quindi bisogna evitare il sole se si fanno trattamenti con l’acido glicolico e utilizzare protezioni solari con SPF superiore a 30.

Acido mandelico: è un alfa-idrossiacido e deriva dalle mandorle, è un esfoliante delicato, chiamato” l’esfoliante dell’estate”, in quanto può essere utilizzato anche nel periodo estivo per trattare rughe più superficiali, acne rosacea, macchie, ha una buona funzione idratante e lisciante. NON è fotosensibilizzante. Si utilizza normalmente con una concentrazione tra il 5-15% e in formulazioni con pH 4-5.

Acido lattico: è un idrossiacido esfoliante fino agli strati più profondi dell’epidermide, ha funzione idratante, è un regolatore del pH della pelle e viene utilizzato anche come regolatore del pH delle creme, sieri e altri prodotti cosmetici. Per uso domiciliare viene usato nei cosmetici con concentrazione inferiore al 10% e con un pH maggiore di 3,5.

Nei cosmetici ad uso medico può essere utilizzato fino al 30% e con pH maggiore di 3.

L’acido lattico deriva da fermentazione operata dai batteri definiti lattici, come Streptococcus, Pediococcus e Lactobacillus, su melasse, barbabietola o canna da zucchero, è quindi un prodotto di derivazione solamente vegetale (vegan).

Acido salicilico: è un beta-idrossiacido e deriva in natura dal salice bianco. E’ usato per trattare l’acne (in particolare acne papulo- pustolosa), la rosacea, la psoriasi e le macchie. Ha proprietà batteriostatiche, antinfiammatorie, leviganti e lenitive. L’acido salicilico esfolia solamente le cellule dello strato corneo ricche di cheratina, quindi è una molecola ben tollerata dalle cellule sottostanti che non contengono cheratina, in particolare è favorita la desquamazione dei cheratinociti iperpigmentati, migliorando anche il rinnovamento cellulare. In questo modo la pelle sarà maggiormente levigata e schiarita.

Si utilizza all’ 1-2% per uso cosmetico, mentre la sua concentrazione aumenta fino al 20-30% per uso medico ambulatoriale. E’ un acido Fotosensibilizzante, quindi non bisogna prendere il sole durante il suo utilizzo e bisogna spalmare sulla pelle protezioni solari con SPF 30-50. Non va utilizzato se si è allergici ai salicilati.

Acidi della frutta e tipi di pelle

Pelli grasse e asfittiche: questo tipo di pelle trova giovamento dall’utilizzo degli acidi in quanto consentono al sebo di fuoriuscire meglio dal follicolo, evitando così la formazione di foruncoli e comedoni (punti bianchi e punti neri), gli acidi sono utili anche per ridurre le cicatrici post acne.

Pelli secche: possono trarre giovamento dagli acidi della frutta, a condizione, però, che questi vengano applicati su una pelle ben idratata (ad esempio dopo la doccia o tramite sieri specifici) e che vengano utilizzate creme e fluidi nutrienti (ricchi di oli) nel post-trattamento.

Pelli mature: su questo tipo di pelle si apprezza l’azione antirughe, anti-age, anti-macchia degli acidi della frutta. E’ importante utilizzare nel post trattamento, creme e maschere restitutive.

Prodotti a base di acidi della frutta

I prodotti in commercio per uso domiciliare devono avere una concentrazione di acidi della frutta intorno al 5 ed il 10% 

I prodotti per uso professionale posso avere concentrazioni maggiori, che arrivano fino al 20-50%.

L’esfoliazione dipende da 4 fattori: il pH del prodotto, la percentuale di acidi contenuta, il tempo di posa del prodotto e se il prodotto viene massaggiato, il massaggio favorisce la penetrazione e aumenta l’efficacia dell’acido.

E’ importante capire che più è acido e concentrato il prodotto e più esfolia, ma aumenta anche la possibilità di irritare la pelle.

Avvertenze e controindicazioni degli acidi della frutta

Leggeri rossori, bruciori e pizzicori per le prime applicazioni sono normali, nei prodotti ad uso professionale si può avere un’irritazione maggiore, perché gli acidi sono sono più concentrati e si possono scatenare dermatiti, rossore prolungato per giorni, eritemi, sensibilizzazione, bisogna fare molta attenzione al sole per evitare brutte scottature.

E’ molto importante non eccedere con i trattamenti, c’è il rischio di rottura dei capillari e sensibilizzazione della pelle.

Bisogna evitare di utilizzare gli acidi insieme a profumazioni chimiche (allergeni) nelle creme, per evitare reazioni cutanee e sensibilizzazione della pelle.


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